Relazioni contemporanee, tra spinta giovanile e sapere dell’esperienza

Introduzione

“I giovani vanno più veloci degli anziani, ma sono i vecchi a conoscere la strada.”
Questa massima offre una chiave preziosa per leggere le relazioni contemporanee. Queste sono segnate dalla tensione tra la spinta pulsionale dell’immediato e la necessità di orientarsi nel labirinto del desiderio.

1. Relazioni contemporanee che bruciano il tempo del desiderio

Nelle relazioni contemporanee, i giovani spesso si muovono secondo il principio del “tutto e subito”. Sono spinti da una ricerca frenetica di soddisfazione che, come Freud insegna, è destinata a scontrarsi con la realtà della mancanza strutturale dell’Altro.
I giovani vanno più veloci degli anziani ma sono i vecchi a conoscere la strada. Questa lezione emerge quando l’incontro amoroso, inizialmente idealizzato, mostra il suo fondo di incompiutezza.

Un giovane, ad esempio, può investire tutto sé stesso in una relazione nata online. Tuttavia, può poi scoprire che l’Altro concreto non coincide mai con l’immagine idealizzata.

2. L’esperienza adulta nelle relazioni contemporanee come bussola del desiderio

L’adulto, attraversato dalle proprie traversate amorose e dalle sue perdite, scopre che il desiderio non si soddisfa mai pienamente.
In questo senso, i vecchi conoscono la strada non perché abbiano trovato una soluzione definitiva, ma perché hanno imparato a camminare senza cedere all’illusione di un godimento pieno.

Come ricorda Lacan, “non c’è rapporto sessuale” nel senso di una complementarità totale. L’amore, piuttosto, è un tentativo di scrivere quel vuoto, di trattarlo.
Nelle relazioni contemporanee, l’insegnamento dell’adulto è indicare che il conflitto, la distanza e l’incompiutezza non sono errori da correggere, ma parte del legame amoroso.

3. La velocità giovanile nelle relazioni contemporanee incontra l’ostacolo del reale

Nell’epoca della connessione continua e del subito, il tempo del desiderio è sempre più minacciato.
I giovani vanno più veloci degli anziani ma sono i vecchi a conoscere la strada perché hanno incontrato il reale. Questo è quel limite che né il sapere né il sentimento possono colmare.
Il rischio per i giovani amori è di cedere al disincanto precoce. Inoltre, di credere che l’amore debba coincidere con l’assenza di mancanze e di conflitti.

Un esempio tipico: una giovane coppia che, di fronte ai primi segni di distanza emotiva, interpreta il disagio come segno di fallimento. Senza vedere che è attraversando l’incomprensione che si apre la possibilità di un amore meno narcisistico.

4. L’insegnamento intergenerazionale come gesto di trasmissione del desiderio

Accettare l’indicazione i giovani vanno più veloci degli anziani ma sono i vecchi a conoscere la strada significa riconoscere che la trasmissione non avviene imponendo norme morali o modelli fissi, ma attraverso l’atto stesso del desiderare.

In Freud troviamo la “necessità di educare al reale”. Questo significa fare avvertire al soggetto che la vita amorosa non è riducibile al principio di piacere.
Nelle relazioni contemporanee, il sapere dell’adulto si trasmette come apertura al rischio. Non come garanzia di felicità.

Conclusione

La vera forza delle relazioni “sufficientemente buone”, come ci insegna la psicoanalisi, sta nella capacità di sostenere l’incompletezza.
I giovani vanno più veloci degli anziani ma sono i vecchi a conoscere la strada proprio perché hanno fatto l’esperienza della caduta dell’ideale e ne hanno fatto un motore, non un ostacolo.

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Attraverso il lavoro analitico, possiamo dare spazio a ciò che nel tuo modo di amare rimane in sospeso.

Dr. Edison Palomino

Psicologo | Psicoterapeuta | Psicoanalista
🎯 Con oltre dieci anni di esperienza clinica
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